Una cooperazione tra il Museo August Kestner, il Consolato Generale d’Italia ad Hannover, il Consolato Onorario d’Italia a Brema, l’Associazione Culturale Italo-Tedesca di Hannover e l’Associazione Italo-Tedesca di Brema con la partecipazione del Dr. Wolfgang Schepers (Düsseldorf) e della Dott.ssa Patrizia Scarzella (Milano) e la moderazione di Conrad von Meding(HAZ).
Per partecipare all‘evento online collegamento al link sottostante a partire dalle ore 18:45 dell‘08.07.2021
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Meeting-ID: 828 2693 6338
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Alessandro Mendini, architetto, designer e teorico milanese di fama mondiale è morto nel 2019.
Ha avuto a che vedere con Hannover molto più di quanto si creda. L’opera più spettacolare è certamente il “Busstop” (1984), allo Steintor, con i suoi vistosi quadri gialli e neri. E a pochi metri, i fratelli Mendini (Alessandro e Francesco) hanno progettato il “Mendini-Haus” (2010) nella via Lange Laube, angolo Stiftstraße.
In termini di storia del design, il merito di Alessandro Mendini è di aver messo a punto rilevanti
prospettive postmoderne, a livello sia teorico che pratico. Proveniente dal Radical Design, ha sviluppato le teorie del Banal Design (v. Forum Design, Linz 1980 insieme ad “Alchimia”)
e del Redesign – v. “Poltrona di Proust”, uno dei suoi lavori più famosi.
Mendini, giustamente, viene poi considerato da più parti il punto di riferimento teorico
del gruppo postmoderno e antifunzionalista milanese “Alchimia” (dal 1979). Oltre al progetto per la casa privata di Alessi, il Museo di Groninga – che nel 2019 ne ha celebrato il venticinquesimo anniversario con la mostra “Mondo Mendini” – è probabilmente una delle sue creazioni architettoniche più significative.
Mendini ha collaborato con molte aziende italiane e internazionali. Particolarmente noti i suoi progetti per Alessi e Swatch, ma anche quelli per FSB (Franz Schneider in Brakel), produttore tedesco di serrature. Mendini è stato inoltre attivo a livello giornalistico, negli anni ’70 e ’80, come direttore delle riviste specializzate “Casabella”, “Modo” e “Domus”.
Nel corso del colloquio, dopo aver presentato le opere più importanti e le prese di posizione teoriche del designer, l’architetta e giornalista italiana Patrizia Scarzella, che ha collaborato con Mendini nella redazione di “Domus” e in altri progetti, e Wolfgang Schepers, storico del design – che lo ha incontrato in varie occasioni – ne discuteranno la vita e l’opera.